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Psicologia dello Sport

“I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Muhammad Alì

 

La Psicologia dello Sport rientra nella classe della psicologia applicata e studia il comportamento umano ed i processi psichici nell’ambito dell’influenza reciproca tra attività sportiva e sviluppo psicofisico. La Psicologia dello Sport studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali, connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l’esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive.

 

Principali aree di indagine sono:

- Processi cognitivi coinvolti nell’apprendimento e controllo delle abilità motorie/sportive;

- Abilità psicologiche sottese alle differenti discipline;

- Processi motivazionali;

- Ruolo di allenatore;

- Infanzia e settore giovanile;

- Benessere e salute;

- Area relazionale e dinamiche di gruppo;

- Processi di autoregolazione ed attivazione; ansia e stress.

 

La Psicologia dello Sport usa strumenti e test psicometrici conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, quali:

- L’assessment della personalità dell’atleta, della sua stabilità emotiva, della sua capacità di resistenza alle frustrazioni e allo stress, del suo mondo relazionale;

- Sostegno e supporto in ambito psicologico rivolto alla persona, al gruppo , agli organi sociali e alle comunità;

- Tecniche di mental training (goal setting, attivazione ottimale, self-talk, pensiero positivo, creazione routine, incremento autostima ed autoefficacia, comunicazione efficace, allenamento focus attentivo, ecc…) per aiutare gli atleti e la squadra a gestire fattori cognitivi ed emotivi che influenzano le prestazioni;

- Tecniche di rilassamento e visualizzazione;

- La riabilitazione psicomotoria e il reinserimento dopo infortuni;

- I possibili interventi di supporto nei vari periodi di transizione di carriera della vita di un atleta;

- Neuro-biofeedback;

- Attività di sperimentazione, ricerca e didattica.

 

La Psicologia dello Sport rivolge la propria attenzione anche a quegli aspetti legati alla relazione tra pratica sportiva e miglioramento della qualità della vita nelle diverse fasi dello sviluppo, dall’infanzia, all’adolescenza, alla giovinezza, all’età adulta e senile.

 

Lo psicologo dello Sport interviene anche a livello di gruppo (la squadra) facilitando le interazioni e le comunicazioni interpersonali, la cooperazione e la consapevolezza dei differenti ruoli e delle regole del gruppo e stimolando la coesione, il senso di appartenenza e la concentrazione sugli obiettivi comuni.

 

Anche le problematiche organizzative e di gestione manageriale delle attività sportive e dei gruppi sportivi (centri sportivi di ampie dimensioni) rappresentano un campo di intervento dello psicologo dello sport, soprattutto nel coordinamento e nel funzionamento organizzativo e nella consulenza manageriale.

 

La Psicologia dello Sport richiede approcci interdisciplinari rispetto sia ad altre branche della psicologia sia alle scienze dello sport e del movimento come la fisiologia, la medicina dello sport, le scienze dell’educazione. Nel loro lavoro professionale, gli Psicologi dello Sport collaborano con allenatori, staff tecnici, dirigenti di società sportive, studenti e insegnanti di scuole primarie e secondare, genitori, studenti ed operatori di organizzazioni sportive universitarie.

Chi è lo Psicologo dello Sport?

Lo Psicologo dello Sport è un laureato magistrale, abilitato dall'Esame di Stato all'esercizio della professione, iscritto all’Albo degli Psicologi nella sezione A, capace di operare in completa autonomia professionale. La partecipazione a Corsi di Alta formazione o Master Universitari nell’ambito sportivo risulta particolarmente indicata, data la specificità dei compiti professionali di chi opera nel sistema sportivo e dell’educazione fisica.

 

 

Lo Psicologo dello Sport si inserisce nel mercato occupazionale in differenti contesti operativi connessi con:

- la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado per programmi di educazione sportiva;

- i servizi per l’infanzia e l’adolescenza degli Enti locali e i servizi socio-sanitari delle ASL per lo sviluppo di politiche di promozione dello sport praticato dai cittadini delle varie classi d’età e nel monitorare sul territorio l'impatto di questi interventi;

- le associazioni sportive universitarie.

Con chi lavora?

Lo Psicologo dello Sport opera in genere come libero professionista singolo o nell’ambito di società di consulenza multidisciplinare che offrono servizi psicologici a società professionistiche delle varie specialità sportive, ai settori giovanili delle varie federazioni sportive, a singoli atleti, agli allenatori e allo staff tecnico, ai frequentatori di palestre, ai centri e alle società di fitness, ai centri ludico-sportivi di strutture turistico-alberghiere, ai centri socio-pedagogici di Enti pubblici e privati, agli impianti sportivi in cui siano svolte attività motorie o di recupero dell’efficienza psico-fisica, motoria e sportiva, agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, ai genitori, agli studenti dei vari livelli scolastici compresa l’Università, ai singoli cittadini partecipanti ad attività fisico-motorie.

Può operare inoltre come ricercatore in centri studi e ricerche pubblici e privati e presso le università.

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